Alfonso Della Corte: "la mia avventura alla Vianese esaltante, ma non è finita qua"

04-06-2025 10:00 -

E' stato in questi anni uno dei punti di forza della Vianese e anche domenica, contro il Montecchio Gallo, ha chiuso la saracinesca per poi festeggiare coi compagni il raggiungimento della finale play off, che si disputerà domenica contro i sardi del Monastir. Stiamo parlando del portiere Alfonso Della Corte, uno dei volti più noti all'interno dello spogliatoio rossoblù. Le sue parate, decisive in più di una circostanza, hanno permesso ai ragazzi di Umberto Sarnelli di chiudere il campionato di Eccellenza al terzo posto e di spiccare il volo anche in questi spareggi nazionali. Quella di Della Corte con la Vianese è però una relazione che affonda le proprie radici ben più indietro, quando la società del Presidente Grassi non aveva ancora raggiunto questi splendidi traguardi.

Alfonso, quanto si è evoluta la Vianese dal suo arrivo ad oggi?
La crescita è stata senza dubbio esponenziale e il merito va, in primo luogo, al Presidente Enrico Grassi e al direttore sportivo, Matteo Bimbi: sono stati loro gli artefici principali di questo fantastico percorso. Senza di loro, non saremmo mai arrivati a questo punto”.

Già l'anno scorso, vincendo la Promozione, avevate fatto un'impresa. Cosa ricorda di quel campionato?
Sono stati tutti momenti bellissimi, che porterò sempre con me. Nonostante la grande emozione, stiamo comunque parlando del passato, quindi adesso per noi è importante guardare avanti e focalizzarci sul prossimo obiettivo”.

Questa stagione, se possibile, è andata ancora meglio. Come la descriverebbe?
Non è ancora finita, ma per ora possiamo ritenerci molto soddisfatti, anche perché le aspettative, ad inizio stagione, erano ben diverse. Siamo però stati molto bravi a raggiungere obiettivi importanti e ora vogliamo chiudere il cerchio nel migliore dei modi”.

A questo proposito, quali sono le partite che ricorda con maggiore affetto?
Dal mio punto di vista, ogni partita è stata significativa. Se dovessi sceglierne solo una, però, direi la vittoria al novantesimo contro la Brescello Piccardo, che ci ha permesso di lanciarci con forza in questo finale di stagione”.

C'è un segreto che vi ha portato a fare così bene quest'anno?
No, non penso ci siano segreti. Siamo solo un gruppo di ragazzi che, col tempo, è diventata una famiglia. Remiamo tutti dalla stessa parte in ogni circostanza ed è così che stiamo raggiungendo tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati ultimamente”.

E il suo segreto, invece, qual è? Dal punto di vista personale, sta disputando una stagione strepitosa…
Nessun segreto nemmeno qua. Ho lavorato tanto insieme alla squadra per cercare di raggiungere il massimo livello in ogni circostanza. Per fortuna sono stato ripagato dal campo anche se, ovviamente, da solo non sono nessuno. Se ho fatto una grande stagione, è soprattutto merito dei miei compagni”.

Mancano due partite alla fine della stagione e alla possibile promozione in Serie D. Personalmente, si sente un portiere da quarta serie?
Onestamente mi sento un portiere di livello superiore anche in quarta serie, ma dovrò essere bravo a dimostrarlo sul campo. Per le sfide che verranno, questo sarà il mio obiettivo personale”.

Che emozioni si provano a capitanare una Vianese così lanciata?
Sono molto contento di essere il capitano di questa squadra e di aver assunto una responsabilità così importante. La fascia l'ho ereditata da Davide Zuccolini, che personalmente considero come un fratello, sia dentro che fuori dal campo, quindi questo mi inorgoglisce ancora di più. Avrei preferito fosse lui ad indossarla, ma sono molto onorato di poterla custodire in questo suo periodo d'assenza”.

Domenica si giocherà la gara d'andata della finale nazionale, contro il Monastir. Che partita vi aspettate?
Ci aspettiamo una gara molto simile alle ultime due. Loro sono sicuramente una squadra forte e che merita grande rispetto. Anche noi però siamo forti e quindi andiamo in campo senza paura. Ce la giocheremo a viso aperto e con il nostro solito, grande coraggio”.