Adusa: “La Vianese ha bisogno dei miei gol”
11-02-2023 09:18 - promozione
Jonathan Adusa mostra la maglia della Vianese con marchio E80 GROUP. Assieme a lui, da sinistra, il collaboratore Tommaso Favali, il direttore sportivo Matteo Bimbi e il direttore generale della Vianese Alberto Montecchi
Domenica scorsa ha segnato una doppietta al Polinago e ora è ora vuole portare i rossoblù il più in alto possibile
Adusa: “La Vianese ha bisogno dei miei gol”
“Sono giovane, ma ho già esperienza. La mia carriera? Sono felice delle scelte fatte. Presto sarò al top della forma"
E’ arrivato, ha segnato due gol e ora vuole diventare un giocatore fondamentale perla Vianese. Stiamo parlando di Jonathan Djwomo Adusa, 21 anni lo scorso settembre, attaccante di movimento, dotato di buona tecnica, giunto in rossoblù nel mercato di riparazione, ceduto dal Vado, in Serie D, dove aveva iniziato questa stagione disputando 11 gare e segnando 2 gol. L’anno scorso era a Lentigione, dove ha fatto 5 gol in 30 partite. In carriera era partito dalle giovanili della Lazio, appena arrivato in Italia, per poi approdare alla all’Under 17 del Bologna e successivamente alla Primavera dell’Ascoli; poi Jonny Adusa ha sempre giocato in Serie D: Roccella, Montegiorgio, Cittanovese, Fidelis Andria, sempre concesso in prestito dall’Ascoli, poi Mastese e infine Lentigione, dove ha fatto il suo anno migliore, anche per continuità, e Vado. Per la prima volta, quindi, con il suo arrivo alla Vianese, Adusa scende in Promozione, dove però è chiamato a fare la differenza.
Jonathan, raccontaci qualcosa di te. Sei un attaccante classe 2001, nato in Ghana. Quando sei arrivato in Italia? Com'è stata la tua carriera dalle giovanili della Lazio fino ad oggi alla Vianese?
“Sono arrivato in Italia undici anni fa e, pur avendo solo 21 anni, ho già avuto una carriera interessante: sono passati tanti treni davanti a me e magari qualcuno l’ho perso, ma non mi pento delle scelte fatto. E’ vero, avrei potuto ottenere di più, ma ho comunque ottenuto tantissimo. Sono soddisfatto della mia carriera e sono soddisfatto di me stesso, anche perché non ho avuto una famiglia che abbia sostenuto; malgrado questo il mondo del calcio mi ha dato tantissimo e quello che ho avuto me lo sono conquistato da solo. Il futuro, però, è tutto da costruire”.
Sei arrivato a Viano da infortunato, ma ora sembra tu stia già trovando la tua forma migliore. Il vero Adusa quando lo vedremo?
“Sto migliorando in fretta, ma il top della forma arriverà più avanti; a giudicarlo, però, saranno gli altri. Il vero Adusa non è il giocatore che fa bene il dribbling o il doppio passo, ma il giocatore che segna il più possibile perché la Vianese ora ha bisogno di me, ha bisogno dei miei gol e ha bisogno di portare a casa punti e io farò di tutto per ottenere tale obiettivo”.
Qual è il ruolo in cui sai perfettamente di poter dare il 150% del tuo potenziale? Da seconda punta, da prima punta o da esterno di un tridente?
“Il mio ruolo preferito sarebbe quello di esterno d’attacco a sinistra in un attacco a tre, oppure fare la seconda punta a due: quelli sono i miei due ruoli preferiti, ma alla fine va benissimo dove mi mette il mister: basta che io abbia la possibilità di giocare là davanti, poi di problemi non ce ne sono”.
Cosa porti con te della tua esperienza al Lentigione?
“Dal Lentigione mi porto tanta esperienza. In Italia ho giocato al Sud, al Centro e al Nord e per la mia età credo di avere già maturato tanta esperienza. Io mi definisco un ragazzo molto serio e cerco sempre di avere la mentalità da professionista, anche se siamo nei dilettanti, perché so quanto vale il calcio per me e vorrei essere un esempio anche per gli atleti più giovani della nostra squadra”.
Cosa ti aspetti da te e dalla Vianese in questo finale di stagione? Il primo posto è ancora possibile?
“Il nostro obiettivo è quello di fare il massimo per raggiungere il miglior risultato stagionale, ma per riuscirci dobbiamo pensare soltanto a noi stessi e non alle squadre che ci precedono. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi perché abbiamo un buon potenziale, quindi sia dalla Vianese che da me stesso mi aspetto davvero tanto. Il Fabbrico è là davanti ed è molto difficile che ceda così tanti punti da poterlo raggiungere; ma, ripeto, a noi non deve interessare: noi dobbiamo solo guardare a noi stessi, per poi tirare le somme alla fine”.
Jonathan, domenica scorsa hai segnato due gol al Polinago. Dove vuoi arrivare? Quanto gol pensi di fare quest'anno? I tuoi gol riusciranno a fare agganciare la vetta alla Vianese?
“Ho fatto una doppietta e sono contento, ma sono ancora al 50% a livello di forma fisica. Sono però felice di essere uscito dall’infortunio, di essere tornato in campo e di aver già segnato due gol che sono serviti alla squadra. A fine stagione vorrei arrivare a 10-15 gol e credo di poterci riuscire perché la Vianese ha giocatori importanti che, con le loro qualità, possono essere in grado di valorizzare il mio potenziale”.
Fonte: Lorenzo Chierici - ufficio stampa
Adusa: “La Vianese ha bisogno dei miei gol”
“Sono giovane, ma ho già esperienza. La mia carriera? Sono felice delle scelte fatte. Presto sarò al top della forma"
E’ arrivato, ha segnato due gol e ora vuole diventare un giocatore fondamentale perla Vianese. Stiamo parlando di Jonathan Djwomo Adusa, 21 anni lo scorso settembre, attaccante di movimento, dotato di buona tecnica, giunto in rossoblù nel mercato di riparazione, ceduto dal Vado, in Serie D, dove aveva iniziato questa stagione disputando 11 gare e segnando 2 gol. L’anno scorso era a Lentigione, dove ha fatto 5 gol in 30 partite. In carriera era partito dalle giovanili della Lazio, appena arrivato in Italia, per poi approdare alla all’Under 17 del Bologna e successivamente alla Primavera dell’Ascoli; poi Jonny Adusa ha sempre giocato in Serie D: Roccella, Montegiorgio, Cittanovese, Fidelis Andria, sempre concesso in prestito dall’Ascoli, poi Mastese e infine Lentigione, dove ha fatto il suo anno migliore, anche per continuità, e Vado. Per la prima volta, quindi, con il suo arrivo alla Vianese, Adusa scende in Promozione, dove però è chiamato a fare la differenza.
Jonathan, raccontaci qualcosa di te. Sei un attaccante classe 2001, nato in Ghana. Quando sei arrivato in Italia? Com'è stata la tua carriera dalle giovanili della Lazio fino ad oggi alla Vianese?
“Sono arrivato in Italia undici anni fa e, pur avendo solo 21 anni, ho già avuto una carriera interessante: sono passati tanti treni davanti a me e magari qualcuno l’ho perso, ma non mi pento delle scelte fatto. E’ vero, avrei potuto ottenere di più, ma ho comunque ottenuto tantissimo. Sono soddisfatto della mia carriera e sono soddisfatto di me stesso, anche perché non ho avuto una famiglia che abbia sostenuto; malgrado questo il mondo del calcio mi ha dato tantissimo e quello che ho avuto me lo sono conquistato da solo. Il futuro, però, è tutto da costruire”.
Sei arrivato a Viano da infortunato, ma ora sembra tu stia già trovando la tua forma migliore. Il vero Adusa quando lo vedremo?
“Sto migliorando in fretta, ma il top della forma arriverà più avanti; a giudicarlo, però, saranno gli altri. Il vero Adusa non è il giocatore che fa bene il dribbling o il doppio passo, ma il giocatore che segna il più possibile perché la Vianese ora ha bisogno di me, ha bisogno dei miei gol e ha bisogno di portare a casa punti e io farò di tutto per ottenere tale obiettivo”.
Qual è il ruolo in cui sai perfettamente di poter dare il 150% del tuo potenziale? Da seconda punta, da prima punta o da esterno di un tridente?
“Il mio ruolo preferito sarebbe quello di esterno d’attacco a sinistra in un attacco a tre, oppure fare la seconda punta a due: quelli sono i miei due ruoli preferiti, ma alla fine va benissimo dove mi mette il mister: basta che io abbia la possibilità di giocare là davanti, poi di problemi non ce ne sono”.
Cosa porti con te della tua esperienza al Lentigione?
“Dal Lentigione mi porto tanta esperienza. In Italia ho giocato al Sud, al Centro e al Nord e per la mia età credo di avere già maturato tanta esperienza. Io mi definisco un ragazzo molto serio e cerco sempre di avere la mentalità da professionista, anche se siamo nei dilettanti, perché so quanto vale il calcio per me e vorrei essere un esempio anche per gli atleti più giovani della nostra squadra”.
Cosa ti aspetti da te e dalla Vianese in questo finale di stagione? Il primo posto è ancora possibile?
“Il nostro obiettivo è quello di fare il massimo per raggiungere il miglior risultato stagionale, ma per riuscirci dobbiamo pensare soltanto a noi stessi e non alle squadre che ci precedono. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi perché abbiamo un buon potenziale, quindi sia dalla Vianese che da me stesso mi aspetto davvero tanto. Il Fabbrico è là davanti ed è molto difficile che ceda così tanti punti da poterlo raggiungere; ma, ripeto, a noi non deve interessare: noi dobbiamo solo guardare a noi stessi, per poi tirare le somme alla fine”.
Jonathan, domenica scorsa hai segnato due gol al Polinago. Dove vuoi arrivare? Quanto gol pensi di fare quest'anno? I tuoi gol riusciranno a fare agganciare la vetta alla Vianese?
“Ho fatto una doppietta e sono contento, ma sono ancora al 50% a livello di forma fisica. Sono però felice di essere uscito dall’infortunio, di essere tornato in campo e di aver già segnato due gol che sono serviti alla squadra. A fine stagione vorrei arrivare a 10-15 gol e credo di poterci riuscire perché la Vianese ha giocatori importanti che, con le loro qualità, possono essere in grado di valorizzare il mio potenziale”.
Fonte: Lorenzo Chierici - ufficio stampa