Il bomber Bertetti: "Non pensiamo al pareggio, si va a Monastir per vincere"
10-06-2025 12:00 - Prima squadra
È un bomber di razza e quest'anno ha realizzato la bellezza di 16 reti, tanto da risultare il miglior marcatore della Vianese e grazie al suo splendido gol al volo di domenica scorsa contro il Monastir, Nicolò Bertetti ha sancito il momentaneo pareggio che ha poi portato la Vianese al successo di domenica nella finale di andata dei play-off nazionali di Eccellenza per salire in Serie D.
Quest'anno ha segnato ben 16 reti e quasi tutte decisive…
“In effetti è vero, tendenzialmente quando ho segnato abbiamo vinto. Ma è altrettanto vero che abbiamo perso pochissime partite, quindi i miei gol sono stati decisivi come quelli degli altri miei compagni”.
Dopo il suo arrivo alla Vianese, l'estate scorsa, si sarebbe aspettato un finale di stagione così?
“Mi aspettavo che avremmo fatto un buon campionato. Ho sempre creduto, fin dal primo giorno di allenamento, che la nostra fosse una formazione forte, con giocatori dotati di grandi potenzialità che stanno dimostrato tutto il loro valore. Non pensavo sinceramente arrivassimo fino alla finale nazionale per salire in Serie D. Abbiamo però creato un gruppo forte, unito che ha saputo superare i momenti difficili e marciare compatto verso un obiettivo comune assieme al mister, al direttore, al presidente e a tutto lo staff della Vianese ognuno dei quali ha fatto un lavoro incredibile”.
Se saliste in Serie D crede di poterci stare? Tra l'altro in Interregionale lei ci ha già giocato…
“Quand'ero più giovane ho giocato in Serie D, un anno a Marzolara e uno al Progresso, poi è arrivato il Covid e sono ripartito dall'Eccellenza con la Virtus Castelfranco, per poi iniziare questa splendida avventura con la Vianese. Sarebbe fantastico tornarci con questa maglia”.
Dal suo arrivo ha avuto una crescita costante, diventando oggi un giocatore fondamentale nel gioco di Sarnelli. Si sente migliorato rispetto all'inizio?
“Sì, assolutamente. Mi sento decisamente migliorato e lo dimostrano i numeri: basti pensare che nel girone di andata avevo segnato 5 gol, mentre in quello di ritorno ne ho fatti 11. Anche a livello di prestazioni mi sento decisamente più forte: io la porta l'ho sempre vista, ma ad inizio stagione ho avuto difficoltà perché venivo da un fastidioso infortunio al volto che mi ha fortemente condizionato e quando sono ripartito dalla Vianese ero fermo da 7 mesi. Col passare del tempo, grazie anche alla fiducia di tutti, ho gradualmente superato quelle difficoltà fino ad arrivare ai livelli attuali”.
Come ha vissuto la gara contro il Monastir?
“Con grande intensità, come ogni altro mio compagno. I sardi sono una bella squadra, formata da giocatori esperti con tanta qualità: ce lo aspettavamo, alla finale nazionale play-off non ci si arriva per caso. Noi, comunque, abbiamo giocato come sempre la nostra partita: nonostante il loro gol, propiziato da un nostro errore, abbiamo giocato a viso aperto, anche se i nostri avversari ci hanno messo in difficoltà in più di un'occasione. Siamo stati però bravissimi a resistere e a sorprenderli in fase offensiva, segnando anche due gol, oltre ad aver creato svariate occasioni”.
Il loro allenatore ha detto che il fattore campo sarà determinante. Crede che possa avere ragione?
“Noi non dobbiamo entrare in campo con la logica dei due risultati su tre, altrimenti non ci saltiamo fuori. La mente libera ci permetterà di giocare una partita a viso aperto. Sappiamo che giocheremo sul loro sintetico, un terreno sul quale loro andranno a nozze e avranno un nutrito pubblico nel loro stadio, ma noi dovremo pensare soltanto a noi stessi, a fare la nostra partita, al meglio del nostro potenziale, come abbiamo fatto ogni settimana, rispettando i nostri avversari, cercando di vincere”.
Mister Sarnelli, nel corso della stagione, ha trovato la chiave per il cambio di passo della Vianese. Crede abbia grandi meriti?
“Assolutamente sì. E' uno dei protagonisti di questa stagione: è stato bravo a gestire un gruppo di 23 ragazzi che l'estate scorsa non si conoscevano, visto che dall'anno scorso sono rimasti una manciata di atleti e poi, sul campo, durante la stagione, ha cambiato stile di gioco con abilità, trasformando le sue stesse idee tanto da migliorare le nostre prestazioni e di conseguenza i nostri risultati”.
Come stata vivendo questa settimana?
“Con grande carica, con grande emozione. Questa è un'esperienza che in molti di noi non hanno mai vissuto e vogliamo quindi entrare nella storia di questa società, ma vogliamo farlo con la massima tranquillità e professionalità dimostrata fin dall'inizio. Noi abbiamo vissuto tutto questo con naturalezza, non avendo subito mai alcuna pressione da parte di nessuno. Soltanto in dicembre, dopo una serie di risultati non all'altezza, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che dovevamo dare tutto perché avevamo il potenziale per arrivare il più in alto possibile e francamente siamo andati al di là delle nostre aspettative e anche al di là delle aspettative della nostra dirigenza. Ora ci siamo e faremo di tutto per coronare il nostro sogno”.
Quest'anno ha segnato ben 16 reti e quasi tutte decisive…
“In effetti è vero, tendenzialmente quando ho segnato abbiamo vinto. Ma è altrettanto vero che abbiamo perso pochissime partite, quindi i miei gol sono stati decisivi come quelli degli altri miei compagni”.
Dopo il suo arrivo alla Vianese, l'estate scorsa, si sarebbe aspettato un finale di stagione così?
“Mi aspettavo che avremmo fatto un buon campionato. Ho sempre creduto, fin dal primo giorno di allenamento, che la nostra fosse una formazione forte, con giocatori dotati di grandi potenzialità che stanno dimostrato tutto il loro valore. Non pensavo sinceramente arrivassimo fino alla finale nazionale per salire in Serie D. Abbiamo però creato un gruppo forte, unito che ha saputo superare i momenti difficili e marciare compatto verso un obiettivo comune assieme al mister, al direttore, al presidente e a tutto lo staff della Vianese ognuno dei quali ha fatto un lavoro incredibile”.
Se saliste in Serie D crede di poterci stare? Tra l'altro in Interregionale lei ci ha già giocato…
“Quand'ero più giovane ho giocato in Serie D, un anno a Marzolara e uno al Progresso, poi è arrivato il Covid e sono ripartito dall'Eccellenza con la Virtus Castelfranco, per poi iniziare questa splendida avventura con la Vianese. Sarebbe fantastico tornarci con questa maglia”.
Dal suo arrivo ha avuto una crescita costante, diventando oggi un giocatore fondamentale nel gioco di Sarnelli. Si sente migliorato rispetto all'inizio?
“Sì, assolutamente. Mi sento decisamente migliorato e lo dimostrano i numeri: basti pensare che nel girone di andata avevo segnato 5 gol, mentre in quello di ritorno ne ho fatti 11. Anche a livello di prestazioni mi sento decisamente più forte: io la porta l'ho sempre vista, ma ad inizio stagione ho avuto difficoltà perché venivo da un fastidioso infortunio al volto che mi ha fortemente condizionato e quando sono ripartito dalla Vianese ero fermo da 7 mesi. Col passare del tempo, grazie anche alla fiducia di tutti, ho gradualmente superato quelle difficoltà fino ad arrivare ai livelli attuali”.
Come ha vissuto la gara contro il Monastir?
“Con grande intensità, come ogni altro mio compagno. I sardi sono una bella squadra, formata da giocatori esperti con tanta qualità: ce lo aspettavamo, alla finale nazionale play-off non ci si arriva per caso. Noi, comunque, abbiamo giocato come sempre la nostra partita: nonostante il loro gol, propiziato da un nostro errore, abbiamo giocato a viso aperto, anche se i nostri avversari ci hanno messo in difficoltà in più di un'occasione. Siamo stati però bravissimi a resistere e a sorprenderli in fase offensiva, segnando anche due gol, oltre ad aver creato svariate occasioni”.
Il loro allenatore ha detto che il fattore campo sarà determinante. Crede che possa avere ragione?
“Noi non dobbiamo entrare in campo con la logica dei due risultati su tre, altrimenti non ci saltiamo fuori. La mente libera ci permetterà di giocare una partita a viso aperto. Sappiamo che giocheremo sul loro sintetico, un terreno sul quale loro andranno a nozze e avranno un nutrito pubblico nel loro stadio, ma noi dovremo pensare soltanto a noi stessi, a fare la nostra partita, al meglio del nostro potenziale, come abbiamo fatto ogni settimana, rispettando i nostri avversari, cercando di vincere”.
Mister Sarnelli, nel corso della stagione, ha trovato la chiave per il cambio di passo della Vianese. Crede abbia grandi meriti?
“Assolutamente sì. E' uno dei protagonisti di questa stagione: è stato bravo a gestire un gruppo di 23 ragazzi che l'estate scorsa non si conoscevano, visto che dall'anno scorso sono rimasti una manciata di atleti e poi, sul campo, durante la stagione, ha cambiato stile di gioco con abilità, trasformando le sue stesse idee tanto da migliorare le nostre prestazioni e di conseguenza i nostri risultati”.
Come stata vivendo questa settimana?
“Con grande carica, con grande emozione. Questa è un'esperienza che in molti di noi non hanno mai vissuto e vogliamo quindi entrare nella storia di questa società, ma vogliamo farlo con la massima tranquillità e professionalità dimostrata fin dall'inizio. Noi abbiamo vissuto tutto questo con naturalezza, non avendo subito mai alcuna pressione da parte di nessuno. Soltanto in dicembre, dopo una serie di risultati non all'altezza, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che dovevamo dare tutto perché avevamo il potenziale per arrivare il più in alto possibile e francamente siamo andati al di là delle nostre aspettative e anche al di là delle aspettative della nostra dirigenza. Ora ci siamo e faremo di tutto per coronare il nostro sogno”.