Parla il bomber della Vianese: “Presto vedrete il vero Veratti”
27-09-2022 23:07 - promozione
Ha calcato i campo della Serie A, poi ha iniziato a scendere di categoria fino ad arrivare alla Vianese, in Promozione, dove Luca Veratti ha trovato un ambiente eccellente dal quale ripartire per ripercorrere la china in senso inverso, magari portando a casa tanti successi proprio con la squadra guidata da Massimo Vacondio.
Luca, credeva che, visto l'organico, la Vianese partisse più forte o un inizio del genere era come se lo aspettava?
“Ci metterei la firma a partire ad ogni inizio stagione con un pareggio e una vittoria. Poi è arrivata la sconfitta con la Riese… pazienza. Dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti, ma il tempo per crescere c’è”.
Contro la Scandianese ha realizzato un gol da cineteca. Ce lo può descrivere? In carriera ne ha fatti altri simili?
“Sono molto contento per il gol, ma sono soprattutto contento per quella vittoria, che è la cosa più importante. Davoli mi ha fatto un assist perfetto e io mi sono coordinato altrettanto bene e ho impattato la palla nel modo corretto, infilandola a fil di palo dalla parte opposta. E’ vero, è stato uno splendido gol. In carriera di reti simili non me ne ricordo, quindi questo rientrerà senza’altro nella mia personale top five. Spero di realizzarne tanti altri”.
Lei è dotato di una struttura fisica importante, quindi le servirà più tempo di molti altri per raggiungere il top della forma. Se è così non dovremmo avere ancora visto il vero Luca Veratti. E’ d'accordo?
“Assolutamente sì! Di certo la struttura non mi aiuta ad andare in forma rapidamente e quest’anno, avendo iniziato anche un po’ più tardi rispetto a com’ero abituato, sono certo che il vero Luca Veratti non lo abbiate ancora visto, ma arriverà fra qualche match”.
Crede che la Vianese abbia realmente il potenziale per trasformarsi presto in una schiacciasassi, oppure il livello del campionato, che a mio avviso non è basso, impedirà tale metamorfosi?
“Me lo auguro che la Vianese presto si trasformi in una schiacciasassi, ma sappiamo che il livello del campionato è alto. Dobbiamo migliorare ancora alcuni aspetti; una cosa è certa, ogni domenica sarà una battaglia e venderemo cara la pelle”.
Lei ha giocato qualche partita in A, poi hai iniziato a scendere e ora, magari, con la Vianese potrebbe risalire la china. Secondo la sua esperienza, quali sono gli elementi, al di la della tecnica individuale, che differenziano le varie categorie?
“La difficoltà più grossa che ho trovato nello scendere di categoria, è quella di allenarsi alla sera; se a questo aggiungo anche il lavoro le aggravanti aumentano. Questo perché hai meno tempo per te stesso, per curarti, per rinforzare la struttura muscolare andando in palestra, di riposarti, quindi quello è stato lo scalino più difficile da scavalcare, ma col tempo ci si abitua a tutto. Io ho scelto Viano perché parlando col patron, col mister e col diesse Bimbi, ho capito che dietro c’è un progetto davvero importante nel quale credo moltissimo”.
Che ambiente ha trovato a Viano e come vede il futuro della sua squadra nelle prossime tre-quattro partite? Sarà quella la vera Vianese o ci sarà ancora molto da aspettare per vederla?
“A Viano ho trovato un ambiente familiare. E’ come se coi miei compagni giocassi assieme da dieci anni e di questo sono davvero molto contento. Purtroppo abbiamo perso la partita contro la Riese a causa di un episodio: sapevamo che sarebbe stata difficile e abbiamo pagato caro i nostri errori. Loro sono stati costruiti per vincere il campionato e lo hanno dimostrato”.
Com'è giocare davanti con Predelli e con Vezzani e come vede gli altri suoi compagni d’attacco?
“Sia Pradelli che Vezzani credo siano giocatori che non centrino nulla con questa categoria. Se posso aprire una parentesi e dare loro un piccolo consiglio, che ne va sia per la squadra che per loro, dovrebbero cercare di curare un po’ di più la fase difensiva; se lo facessero sarebbe un grande vantaggio per la squadra. Detto questo, credo che anche gli altri attaccanti che abbiamo, come Ansaloni e Gabriel Ferretti sono giocatori che potrebbero tutti giocare in categoria superiore. Sono certo che ognuno di noi saprà dare un contributo fondamentale alla squadra da qui alla fine del campionato”.
Fonte: Lorenzo Chierici - Ufficio Stampa
Luca, credeva che, visto l'organico, la Vianese partisse più forte o un inizio del genere era come se lo aspettava?
“Ci metterei la firma a partire ad ogni inizio stagione con un pareggio e una vittoria. Poi è arrivata la sconfitta con la Riese… pazienza. Dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti, ma il tempo per crescere c’è”.
Contro la Scandianese ha realizzato un gol da cineteca. Ce lo può descrivere? In carriera ne ha fatti altri simili?
“Sono molto contento per il gol, ma sono soprattutto contento per quella vittoria, che è la cosa più importante. Davoli mi ha fatto un assist perfetto e io mi sono coordinato altrettanto bene e ho impattato la palla nel modo corretto, infilandola a fil di palo dalla parte opposta. E’ vero, è stato uno splendido gol. In carriera di reti simili non me ne ricordo, quindi questo rientrerà senza’altro nella mia personale top five. Spero di realizzarne tanti altri”.
Lei è dotato di una struttura fisica importante, quindi le servirà più tempo di molti altri per raggiungere il top della forma. Se è così non dovremmo avere ancora visto il vero Luca Veratti. E’ d'accordo?
“Assolutamente sì! Di certo la struttura non mi aiuta ad andare in forma rapidamente e quest’anno, avendo iniziato anche un po’ più tardi rispetto a com’ero abituato, sono certo che il vero Luca Veratti non lo abbiate ancora visto, ma arriverà fra qualche match”.
Crede che la Vianese abbia realmente il potenziale per trasformarsi presto in una schiacciasassi, oppure il livello del campionato, che a mio avviso non è basso, impedirà tale metamorfosi?
“Me lo auguro che la Vianese presto si trasformi in una schiacciasassi, ma sappiamo che il livello del campionato è alto. Dobbiamo migliorare ancora alcuni aspetti; una cosa è certa, ogni domenica sarà una battaglia e venderemo cara la pelle”.
Lei ha giocato qualche partita in A, poi hai iniziato a scendere e ora, magari, con la Vianese potrebbe risalire la china. Secondo la sua esperienza, quali sono gli elementi, al di la della tecnica individuale, che differenziano le varie categorie?
“La difficoltà più grossa che ho trovato nello scendere di categoria, è quella di allenarsi alla sera; se a questo aggiungo anche il lavoro le aggravanti aumentano. Questo perché hai meno tempo per te stesso, per curarti, per rinforzare la struttura muscolare andando in palestra, di riposarti, quindi quello è stato lo scalino più difficile da scavalcare, ma col tempo ci si abitua a tutto. Io ho scelto Viano perché parlando col patron, col mister e col diesse Bimbi, ho capito che dietro c’è un progetto davvero importante nel quale credo moltissimo”.
Che ambiente ha trovato a Viano e come vede il futuro della sua squadra nelle prossime tre-quattro partite? Sarà quella la vera Vianese o ci sarà ancora molto da aspettare per vederla?
“A Viano ho trovato un ambiente familiare. E’ come se coi miei compagni giocassi assieme da dieci anni e di questo sono davvero molto contento. Purtroppo abbiamo perso la partita contro la Riese a causa di un episodio: sapevamo che sarebbe stata difficile e abbiamo pagato caro i nostri errori. Loro sono stati costruiti per vincere il campionato e lo hanno dimostrato”.
Com'è giocare davanti con Predelli e con Vezzani e come vede gli altri suoi compagni d’attacco?
“Sia Pradelli che Vezzani credo siano giocatori che non centrino nulla con questa categoria. Se posso aprire una parentesi e dare loro un piccolo consiglio, che ne va sia per la squadra che per loro, dovrebbero cercare di curare un po’ di più la fase difensiva; se lo facessero sarebbe un grande vantaggio per la squadra. Detto questo, credo che anche gli altri attaccanti che abbiamo, come Ansaloni e Gabriel Ferretti sono giocatori che potrebbero tutti giocare in categoria superiore. Sono certo che ognuno di noi saprà dare un contributo fondamentale alla squadra da qui alla fine del campionato”.
Fonte: Lorenzo Chierici - Ufficio Stampa