Vianese a un passo dal sogno. Mister Iemmi: “La qualitàdel gruppo sta facendo la differenza, ma non è ancora finita"
24-04-2024 14:03 - promozione
La Vianese è a un passo dal sogno e dopo aver conquistato ben 81 punti in 33 partite, il miglior risultato di tutti e 4 i gironi di Promozione, domenica si troverà ad affrontare il San Felice, avendo due risultati su tre a disposizione per vincere la Promozione e volare in Eccellenza.
“Siamo a buon punto, ma non è ancora fatta – ci spiega il tecnico Emore Iemmi - Stiamo bene fisicamente, c’è ottimismo, ma come disse Trapattoni “non dire gatto finché non l’hai nel sacco” e quind…”.
Iemmi, si aspettava il doppio pareggio del Bibbiano?
“No, non mi aspettavo nessuno dei due pareggi. Ciò significa che di partite facili non ce ne sono e lo dico anche per noi: dovremo infatti stare attenti domenica al San Felice perché non sarà una passeggiata. Se penso che un mese e mezzo fa eravamo quattro punti dietro al Bibbiano… malgrado questo non ci siamo mai dati per vinti e abbiamo sempre lottato, tant’è che oggi abbiamo tre punti di vantaggio su di loro. Comunque anche noi abbiamo gettato al vento qualche punto, come il pareggio contro il Terre di Castelli e la sconfitta a Castelnuovo Rangone”.
Qual è stato l’elemento che vi ha fatto cambiare marcia: i gol di Adusa?
“Jhonny, a parte la partita contro lo Scandiano nella quale ha giocato poco per infortunio, ha segnato 8 gol in 6 partite (2 con la Quarantolese, 1 col Cavezzo, 1 col Vezzano, 3 con lo Unidted Carpi e 1 domenica col Castellarano ndr), ma è solo il finalizzatore di un gioco di squadra, così come lo sono gli altri due attaccanti. Da quando abbiamo trovato la quadra, con le tre punte, il nostro campionato ha preso maggiore vigore. Inizialmente il tridente non lo usavo, ma nell’ultimo periodo, dopo aver parlato con tutti e tre i miei giocatori d’attacco, mi sono convinto. Ho infatti detto loro che avevo intenzione di provare tale soluzione, ma che mi serviva tanto sacrificio da parte loro, visto che hanno le caratteristiche e la volontà per fare questo tipo di gioco. Tre attaccanti puri come loro possono essere un peso da sopportare per una squadra, ma se c’è la volontà di sacrificarsi, allora diventano una risorsa e così facendo abbiamo fatto il salto di qualità. La differenza, comunque, l’ha fatta tutto il gruppo, formato da una rosa ampia, con giocatori come Marmiroli, Cani e Veratti, tanto per citarne alcuni, che giocherebbero titolari ovunque. Inoltre, avere una rosa importante ci ha permesso anche di fare allenamenti con grande intensità e questo alza ovviamente il livello di tutta la squadra”.
Domenica affronterete un San Felice salvo, non teme che i ragazzi sottovalutino l'impegno?
“Non dovranno farlo assolutamente: staccare la spina potrebbe essere disastroso. I nostri prossimi avversari sono salvi, ma magari ci tengono a chiudere bene di fronte al loro pubblico battendo la capolista. Le nostre motivazioni, però, dovranno essere superiori alle loro, così come dovrà fare la differenza il livello della nostra squadra che è senz’altro elevato. Ma dovremo anche stare attenti a non dare nulla per scontato. Staccare la spina ora sarebbe disastroso”.
Questo gruppo, secondo lei, sarebbe pronto per giocare in Eccellenza così com'è?
“Di certo è un buonissimo gruppo su cui vare valutazioni, ma su questo deciderà il ds che sa il fatto suo e capirà cosa ci sarà da fare. Comunque in Eccellenza non ci siamo ancora arrivati, quindi, testa bassa e pensiamo al San Felice, visto che non sarà una passeggiata”.
“Siamo a buon punto, ma non è ancora fatta – ci spiega il tecnico Emore Iemmi - Stiamo bene fisicamente, c’è ottimismo, ma come disse Trapattoni “non dire gatto finché non l’hai nel sacco” e quind…”.
Iemmi, si aspettava il doppio pareggio del Bibbiano?
“No, non mi aspettavo nessuno dei due pareggi. Ciò significa che di partite facili non ce ne sono e lo dico anche per noi: dovremo infatti stare attenti domenica al San Felice perché non sarà una passeggiata. Se penso che un mese e mezzo fa eravamo quattro punti dietro al Bibbiano… malgrado questo non ci siamo mai dati per vinti e abbiamo sempre lottato, tant’è che oggi abbiamo tre punti di vantaggio su di loro. Comunque anche noi abbiamo gettato al vento qualche punto, come il pareggio contro il Terre di Castelli e la sconfitta a Castelnuovo Rangone”.
Qual è stato l’elemento che vi ha fatto cambiare marcia: i gol di Adusa?
“Jhonny, a parte la partita contro lo Scandiano nella quale ha giocato poco per infortunio, ha segnato 8 gol in 6 partite (2 con la Quarantolese, 1 col Cavezzo, 1 col Vezzano, 3 con lo Unidted Carpi e 1 domenica col Castellarano ndr), ma è solo il finalizzatore di un gioco di squadra, così come lo sono gli altri due attaccanti. Da quando abbiamo trovato la quadra, con le tre punte, il nostro campionato ha preso maggiore vigore. Inizialmente il tridente non lo usavo, ma nell’ultimo periodo, dopo aver parlato con tutti e tre i miei giocatori d’attacco, mi sono convinto. Ho infatti detto loro che avevo intenzione di provare tale soluzione, ma che mi serviva tanto sacrificio da parte loro, visto che hanno le caratteristiche e la volontà per fare questo tipo di gioco. Tre attaccanti puri come loro possono essere un peso da sopportare per una squadra, ma se c’è la volontà di sacrificarsi, allora diventano una risorsa e così facendo abbiamo fatto il salto di qualità. La differenza, comunque, l’ha fatta tutto il gruppo, formato da una rosa ampia, con giocatori come Marmiroli, Cani e Veratti, tanto per citarne alcuni, che giocherebbero titolari ovunque. Inoltre, avere una rosa importante ci ha permesso anche di fare allenamenti con grande intensità e questo alza ovviamente il livello di tutta la squadra”.
Domenica affronterete un San Felice salvo, non teme che i ragazzi sottovalutino l'impegno?
“Non dovranno farlo assolutamente: staccare la spina potrebbe essere disastroso. I nostri prossimi avversari sono salvi, ma magari ci tengono a chiudere bene di fronte al loro pubblico battendo la capolista. Le nostre motivazioni, però, dovranno essere superiori alle loro, così come dovrà fare la differenza il livello della nostra squadra che è senz’altro elevato. Ma dovremo anche stare attenti a non dare nulla per scontato. Staccare la spina ora sarebbe disastroso”.
Questo gruppo, secondo lei, sarebbe pronto per giocare in Eccellenza così com'è?
“Di certo è un buonissimo gruppo su cui vare valutazioni, ma su questo deciderà il ds che sa il fatto suo e capirà cosa ci sarà da fare. Comunque in Eccellenza non ci siamo ancora arrivati, quindi, testa bassa e pensiamo al San Felice, visto che non sarà una passeggiata”.